sabato 27 ottobre 2012
Diario di una pendolare 1
Anche oggi due viaggi da un'ora e mezza l'uno tra treno e metro. Parto da Lodi per arrivare a Milano Rogoredo dopo sei fermate. E' una giornata grigia e il già triste paesaggio si fa ancora più cupo quando scopri che l'orizzonte è invisibile dietro un muro di nebbia ( dire che sono le 11.20 di mattina). Il treno si ferma in mezzo al nulla tra S.Donato e Rogoredo; intorno a me solo cemento che rende il paesaggio monocromo, un solo colore, il grigio, interrotto qua e la dai colori sbiaditi di qualche graffito. Finalmente arriviamo in stazione, le porte del treno si aprono e via alla quotidiana corsa. Alle 11.30 sono seduta in un vagone della gialla (la metro 3) diretta in duomo. Sul punto migliore di "un'unica realtà" (dalla colonna sonora del re leone disney) il signore accanto a me inizia ad urlare qualcosa al cellulare riguardo il suo arrivo imminente, di non rompere le bippole che stà arrivando, insomma, è solo a due fermate dalla destinazione e altre cose poco carine rivolte al poveretto/a di turno all'altro capo del telefono. Infastidita da questa conversazione inizio a lanciare sguardi irritati al mio simpatico compagno di viaggio. Nel bel mezzo di questo teatrino arriva il musicante di turno ad allietare il nostro viaggio con la sua ballata (e chissà come cambiano le persone ma la musica è sempre quella). Arrivati in duomo scendo e qui si salvi chi può, se vuoi avere salva la vita meglio che corri altrimenti la massa è pronta a travolgerti. Fino in cadorna il mio viaggio prosegue tranquillo in compagnia di due cagnoloni che sembrano tutt'altro che infastiditi dall'orda di gente sulla metro. In cadorna ecco ripetersi la stessa scena di prima, una corsa per la sopravvivenza! Unica nota dolce è lo stand haribo che mi stà aspettando appena salite le scale, da una settimana le loro caramelle stanno rendendo le mie giornate decisamente più zuccherate. La verde arriva appena mi fermo sul binario, perfetto, e c'è anche posto per sedersi. Compagni di viaggio strani qui non ne trovo così mi rilasso e inizio a giocare all'i-pod; sono quasi arrivata a destinazione.
Continua... (Marta)
*racconto originale, non copiare*
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