domenica 1 febbraio 2015

Rassegna Stampa #1: Selfie proibiti, bullismo e concorsi

Buongiorno. Buonasera o buon qualsiasi cosa stiate facendo

La fine della settimana è ormai giunta e vorrei provare a proporvi degli argomenti tipo "rassegna stampa" della settimana.

Sul corriere della sera ho trovato interessante questo articolo:
Tratta, come da titolo, di dove il selfie, lo chiameremo autoscatto, è proibito. Tra gli altri posti, l'articolo, cita la spiaggia di Garoupe ad Antibes; allo Shakespeare's Globe a Londra e lo Zoo di New York. Un avvocato però avverte: "se in un Paese democratico fai una norma che proibisce qualcosa, devi almeno individuare il bene giuridico che vuoi difendere con il divieto, sia esso cosa o persona."
Voi cosa ne pensate? Può essere giusto vietare "l'autoscatto" in qualche luogo? Secondo me in alcuni luoghi è davvero inopportuno scattarsi un selfie (vedi le camere a gas di Auschwitz; dai, è davvero così necessario specificare che certi luoghi non sono proprio adatti a queste cose? La gente non ci arriva?)

Poi volevo buttarvi li un argomento di cui mi piacerebbe parlare: il bullismo.
Se ne sente parlare sempre più spesso, e sempre di più in rapporto a internet e ai comportamenti che si hanno dietro lo schermo di un computer. Forse però ci dimentichiamo che non c'è solo questo nuovo modo di attaccare le persone. Provo a spiegarmi meglio. Ormai siamo abituati a sentir parlare di bullismo solo riguardo vicende tragiche che vedono coinvolti, per la maggior parte, adolescenti che vengono vessati da coetanei da insulti diffamatori, razzisti o sessisti. Ma davvero il bullismo nasce in quel momento? Lontano da me volermi improvvisare sociologa dei poveri, ma secondo me gli atti di bullismo nascono in momenti precedenti e hanno forme e violenza diverse. Quando qualcuno manca di rispetto a un'altra persona, lì a mio avviso siamo già davanti a qualcosa che si potrebbe definire bullismo; anche quando una persona ignora quello che dici continuando ad assumere un comportamento che proprio non sopporti, o semplicemente il più totale menefreghismo davanti all'altro, ecco lì nasce il bullismo. Sono d'accordo che non sono episodi gravi quanto picchiare o insultare una persona, d'accordo, però sono comunque atteggiamenti che fanno soffrire in qualche modo l'altra persona e che potrebbero causarle degli stati d'animo negativi. A voi la parola. 

Terza e ultima cosa, questo: 
Mi sembrava una bella iniziativa e ho voluto mettervi al corrente, magari tra voi si nasconde uno scrittore e io non lo so. (e magari nemmeno lei/lui lo sa!)

Ditemi la vostra su questi argomenti e se avete trovato notizie curiose, strane, carine, inquietanti o interessanti raccontatemele pure, sono tutt'orecchi (e occhi).

@Marta_N_

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