giovedì 29 novembre 2012

Diario di una pendolare 2

Partenza stamattina alle h 07:20. A causa dello sciopero ATM, sono arrivata in università ad un orario imbarazzante (pensate che l'ateneo ha aperto circa 5 minuti dopo il mio arrivo nel cortile). Ma partiamo dall'inizio. Sveglia alle 06:12 (ero uno zombie), arrivo in stazione alle 07:15. Il treno era puntuale e aveva le carrozze stranamente vuote; la gente avrà preferito evitare problemi e andare in macchina - ho pensato - meglio per me così mi siedo e ripasso un pochino prima dell'esame. Il cielo era grigio, quasi stesse per calare la sera ma non ho fatto particolarmente caso al paesaggio finché non siamo ripartiti da Mi. Lambrate per Mi. P.Garibaldi; appena il treno ha iniziato a muoversi ho avuto un flash; avevo letto bene la destinazione del treno? O stavo andando a Greco Pirelli? Di solito non mi faccio prendere dal panico ma stavolta ero agitatissima perché: 1- di lì a 45 minuti sarebbe iniziato lo sciopero della metro e 2- oggi non potevo assolutamente arrivare in ritardo perché avevo un esame!. Arrivati alla stazione dopo Lambrate ho guardato fuori dal finestrino per vedere se sul tabellone era segnata come destinazione P.Garibaldi; avevo visto bene, così sono arrivata a Garibaldi senza intoppi Anche il viaggio in metro è andato tutto bene. Arrivo in università prestissimo, mi accampo al bar e studio finché non mi raggiungono due amiche. Il resto della giornata tutto liscio (l'esito dell'esame l'avrò la settimana prossima ma questo è un altro discorso). All' 1:30, dopo lezione, decido di vedere se per caso passa una metro che mi porti in Centrale dove avrei preso il primo treno disponibile. Arrivo al binario e riesco a prendere al volo la metro. Arrivata in Centrale non avevo molte aspettative sul treno, avevo già in programma di dover aspettare ritardi indicibili e invece c'era un treno che partiva a 20 minuti. Con passo deciso mi avvio verso il treno e prima di salire mi accerto che fermi a Lodi. Scelgo una carrozza con qualche posto libero e appena salgo un tipo mi ferma e mi chiede dei soldi, ovviamente non avevo moneta così vado a sedermi. Il viaggio passa tranquillo, nella carrozza ci sono 4 finestrini abbassati per il troppo caldo e anche così si muore. Nonostante questo però riesco quasi ad addormentarmi (alle 14.30 O_O). Arriviamo a Lodi, scendo e, visto il tempo splendido decido di farmi una passeggiata fino a casa di 4km. Arrivo a casa cantando come una pazza per strada, sono felice! Marta *racconto originale, non copiare*

2 commenti:

  1. Ciao! Sono passata dal tuo canale youtube ed ho visto che hai il blog e allora mi sono fiondata a leggere di te. Che fantastica sorpresa sono le tue parole di giovane scrittrice!!!! Mi raccomando aggiorna e continua! Hai talento e i due argomenti proposti sono interessanti!
    In merito a questo tuo secondo scritto di "agonie pendolari" direi che sono basita perché leggo con dispiacere e rammarico che da quando avevo la tua età, e facevo la pendolare per l'univeristà, le cose non sono cambiate.... triste e preoccupante!
    Un abbraccio strizzoso!!!
    Etta (ettina71 youtube)

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    1. ciao, il tuo commento arriva provvidenziale. Stasera mi ero decisa a cambiare completamente genere di blog per farlo diventare un contenitore di recensioni scritte visto che i miei "racconti" non suscitavano l'interesse di nessuno; poi apro il blog e vedo il primo commento, mi si sino illuminati gli occhi. Credo proprio che continuerò con i miei racconti, d'altra parte è molto più divertente scrivere storie piuttosto che recensire quelle di altri! Grazie davvero del commento!
      Un Bacio!
      Marta!

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