sabato 27 settembre 2014

Gordon Parks. Una storia americana

Buongiorno,
domani si conclude a Verona la mostra fotografica dedicata agli scatti di Gordon Parks nella suggestiva location degli scavi scaligeri nel cortile del tribunale. Era da maggio che volevo visitarla e finalmente, ad un giorno dalla chiusa ce l'ho fatta. 
Uomo che sbuca, Harlem, New York, 1952
©Gordon Parks - Gordon Parks Foundation
La location scelta non poteva essere più azzeccata. Un percorso che si snoda negli scavi scaligeri lungo la storia della città, dal momento in cui fu fondata in epoca romana, nella metà del I secolo A.C., fino alla costruzione del palazzo di Cansignorio della Scala, tra il 1350 e il 1364. Allestita nelle sei sale in cui si snoda il percorso lungo gli scavi, la mostra segue la storia americana, raccontata tramite l'obiettivo, dagli anni '40 ai primi anni '80. 
Lungo il percorso si ha l'impressione che la Storia scorra sotto i piedi e davanti ai propri occhi, ed è così. Chi ha potuto ammirare le opere di Parks a Verona avrà certamente avuto la mia stessa sensazione e avrà potuto ammirare, oltre alle stampe, anche i resti della città di Giulietta. Sicuramente u percorso che fa riflettere sul momento attuale e sulla società contemporanea, si nota come alcuni momenti della Storia siano ciclici e si ripetano uguali ma diversi, come in una spirale, lungo tutta la storia dell'uomo. Ma chi è Gordon Parks?
Gordon Parks
©Gordon Parks - Gordon Parks Foundation
Il fotografo. Nato nel 1912 a Fort Scott, Kansas, si appassiona di fotografia durante l'adolescenza quando vede immagini di lavoratori immigrati su una rivista; compra così una macchina fotografica al banco dei pegni e impara da autodidatta a usarla. Durante la sua carriera ha raccontato, soprattutto attraverso le pagine di Life, i grandi eventi e i cambiamenti sociali avvenuti in America dagli anni '40 al 2006, anno della sua morte. Con la sua fotografia, Gordon Parks, è portavoce della società americana moderna in tutte le sue sfaccettature. I temi principali da lui indagati sono quelli della denuncia sociale, ha raccontato infatti la difficoltà di essere nero durante gli anni della segregazione razziale, la povertà e i pregiudizi. Non solo negli Stati Uniti, Parks ha raccontato anche l'America del Sud. Ha raccontato, però, anche i grandi interpreti del XX° secolo: Malcom X, Muhammed Ali, Martin Luther King, Marilyn Monroe e Ingrid Bergman durante il suo viaggio a Stromboli. 
Oltre che fotografo, è stato anche regista, scrittore, musicista e poeta; una sala della mostra, è infatti dedicata ai suoi documentari. 

La mostra. Le fotografie presenti all'interno della mostra Gordon Parks. Una storia americana raccontano le storie delle persone immortalate. Ad accoglierci è la serie dedicata ad Ella Watson, domestica afroamericana ritratta da Parks durante il lavoro e nell'intimità di una casa troppo affollata. Proseguendo il tema del lavoro e della segregazione prendono sempre più piede e vediamo paesaggi newyorkesi affollati di persone e dei cartelli, comuni all'epoca, "White - Colored". Nelle sale successive vediamo i suoi lavori di denuncia contro la violenza della malavita americana da New York a Chicago. Proseguendo si scoprono le foto fatte per la collaborazione con Vogue, la famosa rivista di moda. Lo stile non cambia, ma a essere indagati è ora il lato scintillante della società; non preoccupatevi però, è solo un breve intermezzo che collega due sale, finito il quale si giunge al momento di denuncia della segregazione razziale con scatti dedicati alla miseria della parte meridionale degli Stati Uniti. Si arriva così a Martin Luther King, ai discorsi di Malcom X e, infine, alla storia di Muhammed Ali, lasciato a concludere il percorso. Ogni set fotografico, passatemi il termine, ovvero ogni gruppo di fotografie, è accompagnato da una breve ma completa descrizione del tema che rappresenta, molto spesso tramite le parole di Gordon stesso. 

Una mostra che lascia grandi emozioni e con molte domande e punti su cui riflettere. Ma oltre al significato sociale, sono scatti realizzati da uno dei più grandi artisti, sono poesia per gli occhi. Sono fotografie realizzate con una tecnica che in pochi possono dire di avere e, se non avete voglia di pensare, potete anche solo fermarvi ad ammirarle come dei quadri. Se volete vedere qualche altro scatto o leggere la biografia completa di Gordon Parks vi lascio il link.

Spero che questi nuovi post vi piacciano e vi incuriosiscano.
A presto
@Marta_N_

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